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Duet: A tal colpa e nulla il pianto

Kompozytor: Verdi Giuseppe

Opera: Bal maskowy

Rola: Amelia (Sopran)

Rola: Renato (Baryton)

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Partie wokalne

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Partytury na orkiestrę

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Atto Terzo
Scena Prima
Una stanza da studio nell'abitazione di Renato.
Sovra un caminetto di fianco due vasi di bronzo, rimpetto a cui la biblioteca. Nel fondo v'ha un magnifico ritratto del conte Riccardo in piedi, e nel mezzo della scena, una travola.
Entrano Renato e Amelia.

Renato [deposta la spada e chiusa la porta]
A tal colpa è nulla il pianto,
Non la terge e non la scusa.
Altro sol non rivedrai,
Rea ti festi: e qui morrai.

Amelia
Ma se reo, se reo soltanto
È l'indizio che m'accusa?...

Renato
Taci, o perfida.

Amelia
Gran Dio!

Renato
Chiedi a lui misericordia.

Amelia
E ti basta un sol sospetto?
E vuoi dunque il sangue mio?
E m'infami, e più non senti
Nè giustizia, nè pietà?

Renato
Hai finito!

Amelia
Se l'amai
Un istante infelicissima,
Il tuo nome non macchiai.
Sallo Iddio, che nel mio petto
Mai non arse indegno affetto.

Renato [ripigliando la spada]
Hai finito! è tardi omai...
Rea ti festi... e qui morrai.

Amelia
Ah! mi sveni!... ebbene sia...
Ma una grazia...

Renato
Non a me. -
La tua prece al ciel rivolgi.

Amelia [genuflessa]
Solo un detto ancora a te.
M'odi, l'ultimo sarà.

Morrò - ma prima in grazia
Deh! mi consenti almeno
L'unico figlio mio
Avvincere al mio seno.
E se alla moglie nieghi
Quest'ultimo favor,
Non rifiutarlo ai prieghi
Del mio materno cor.

Morrò - ma queste viscere
Consolino i suoi baci,
Poi che l'estrema è giunta
Dell'ore mie fugaci.
Spenta per man del padre,
La mano ei stenderà
Su gli occhi d'una madre
Che mai più non vedrà!

Renato [lasciato il ferro, additandole, senza guardarla, un uscio]
Alzati, là tuo figlio
A te concedo riveder. Nell'ombra
E nel silenzio, là,
Il tuo rossore e l'onta mia nascondi.
[Amelia esce]
Non è su lei, nel suo
Fragile petto che colpir degg'io.
Altro, ben altro sangue a terger dèssi
L'offesa!... [fissando il ritratto] Il sangue tuo!
- Nè tarderà il mio ferro
Tutto a versarlo dal tuo falso core:
Delle lacrime mio vendicatore!

E sei tu che macchiavi quell'anima,
La delizia dell'anima mia...
Che m'affidi e d'un tratto esecrabile
L'universo avveleni per me!
Traditor! che in tal guisa rimuneri
Dell'amico tuo primo la fè!
O dolcezze perdute! O memorie
D'un amplesso che mai non s'oblia!...
Quando Amelia sì bella, sì candida
Sul mio seno brillava d'amor!...
È finita - non siede che l'odio,
E la morte sul vedovo cor!
Scena II
Renato; Samuel e Tom entrano salutandolo freddamente.