IDOMENEO da sé Io ben m'apposi al ver. Ah crudo fato!
IDAMANTE Signor, già più non oso Padre chiamarti; a un suddito infelice Deh questa almen concedi Unica grazia.
IDOMENEO Parla.
ELETTRA da sé Che dirà?
IDAMANTE In che t'offesi mai? perché mi fuggi, M'odi, e aborrisci?
ILIA da sé Io tremo.
ELETTRA da sé Io te 'l direi.
IDOMENEO Figlio: contro di me Nettuno irato Gelommi il cor, ogni tua tenerezza L'affanno mio raddoppia, il tuo dolore Tutto sul cor mi piomba, e rimirarti Senza ribrezzo, e orror non posso.
ILIA da sé Oh Dio!
IDAMANTE Forse per colpa mia Nettun sdegnossi? Ma la colpa qual è?
IDOMENEO Ah placarlo potessi Senza di te!
ELETTRA da sé Potessi i torti miei Or vendicar!
IDOMENEO a Idamante Parti, te lo comando, Fuggi il paterno lido, e cerca altrove Sicuro asilo.
ILIA Ahimè! a Elettra Pietosa principessa, ah mi conforta!
ELETTRA Ch'io ti conforti? e come?... da sé Ancor m'insulta L'indegna.
IDAMANTE Dunque io me n'andrò... ma dove?... Oh Ilia!... oh genitor!
ILIA risoluta O seguirti, o morir, mio ben, voglio.
IDAMANTE Deb resta, oh cara, e vivi in pace. Addio!