IDOMENEO Eccoti in me, barbaro Nume! il reo! lo solo errai, me sol punisci, e cada Sopra di me il tuo sdegno. La mia morte Ti sazi al fin; ma s'altra aver pretendi Vittima al fallo mio, una innocente Darti io non posso, e se pur tu la vuoi, Ingiusto sei, pretenderla non puoi.
La tempesta continua. I Cretesi spaventati fuggono, e nel seguente coro col canto, e con pantomime esprimono il loro terrore, ciò che tutto forma un'azione analoga, e chiude l'atto coi solito Divertimento.